Ubs/ taglia quasi 10 mila posti, di cui 2.500 in Svizzera
Ermotti: decisione “difficile”. Scure su banca d’investimento
Roma, 30 ott. (TMNews) – Ubs, la maggiore banca svizzera, entro il 2015 ha annunciato che taglierà quasi 10.000 posti di lavoro, di cui 2.500 in patria. Una misura mirata principalmente a ridimensionare le attività a rischio dell’Investment Bank e a “fornire rendimenti più sostenibili e allettanti”. Un’operazione che avrà molto rilevante, portando il risultato netto del terzo trimestre in passivo per 2,2 miliardi di franchi (1,82 miliardi di euro) a fronte dell’utile netto di 1 miliardo (827,3 milioni di euro) conseguito nel trimestre luglio-settembre del 2011.
Se in Svizzera, la riduzione degli effettivi riguarderà principalmente l’Investment Bank, con tagli previsti anche nell’informatica, il grosso della ristrutturazione riguarderà la rete estera, a partire dalle sedi di New York, Londra e Singapore.
Entro il 2015, l`organico di UBS dovrebbe così scendere a circa 54.000 unità, contro le 63.500 attuali. Livelli ancora più bassi rispetto a quelli dell’inizio della sua crisi, nel 2008, quando la banca disponeva ancora di 83.000 dipendenti.
“Si è trattato di una decisione difficile da prendere, anche e soprattutto perché la nostra è un’attività imperniata essenzialmente sulle persone. Alcune delle riduzioni saranno assorbite dalla fluttuazione naturale e noi adotteremo tutte le misure possibili per mitigare l’impatto complessivo”, ha dichiarato il Ceo del gruppo Sergio Ermotti in una nota pubblicata stamane dalla banca.
Le misure dovrebbero permettere di risparmiare 3,4 miliardi di franchi all’anno. Nei primi nove mesi di quest’anno la banca registra una perdita di 2,17 miliardi.
La ristrutturazione mira principalmente a concentrare le attività di Investment Bank sui “suoi tradizionali punti di forza”, ossia consulenza, analisi finanziaria, azioni, cambi e metalli preziosi. L’espansione delle attività nella banca d’investimenti, avviata dall’inizio del 2000, si era tradotta negl ultimi anni in perdite miliardarie, soprattutto sul mercato americano.
“I notevoli progressi compiuti negli ultimi 12 mesi ci consentono di avviare l`implementazione di questa nuova fase della nostra strategia. Siamo in anticipo sui tempi, sia in termini di rafforzamento della nostra solidità patrimoniale che di riduzione dei costi e degli attivi ponderati in funzione del rischio”, ha affermato Ermotti secondo il quale “l`opportunità che abbiamo oggi di accelerare la trasformazione della nostra azienda è unica e ci permetterà di continuare a sfruttare appieno il potenziale delle nostre attività”.