Sicilia/ Crocetta lontano da 46 seggi, costretto ad allearsi
A dati parziali Pd-Udc a 41, Cd a 23, Grillo e Micciché a 13
Roma, 29 ott. (TMNews) – Il quadro che va delineandosi in Sicilia rende molto probabile un governo di coalizione, perché per nessun candidato sembra vicina la quota di governabilità. I dati sono parziali, ma si può tentare già un calcolo, naturalmente a spanne, quando sono state scrutinate 2.029 sezioni su 5.308. La legge elettorale siciliana prevede la seguente ripartizione dei 90 seggi: 80 in quota proporzionale alle liste che superano il 5%; 1 al presidente risultato più eletto e altri 8 come bonus alle sue liste; 1 al presidente che arriva secondo nella contesa. Escluse dalla ripartizione dei seggi sono quelle liste che non raggiungono quota 5%.
Al momento le liste per Crocetta sono a quota 30,5% (Pd 13,6%, Udc 10,4%, Mp 6,5%). Quelle per Musumeci 24,4% (Pdl 12,3; Cantiere Popolare 6,2%, Musumeci presidente 5,7%). La lista M5S per Cancelleri è a quota 15,7%. Quelle infine che superano il 5% per Micciché Presidente sono al 15,7% (Mpa al 9,1%, Grande Sud al 6,6%). Non toccano al momento quota 5% (e al momento sono fuori dall’Ars) la lista di Fli (4%), Idv (3,5%), Sel e Federazione sinistra (3,1%), Popolo dei forconi (1,3%), più altre liste sotto l’1%. In totale, la somma percentuale di liste al momento escluse dalla ripartizione dei seggi tocca quota 14,5% circa. Quindi, 12 seggi da distribuire proporzionalmente: probabilmente 5 a Crocetta, 3 a Musumeci, 2 a Grillo e 2 a Micciché.
Le liste per Crocetta possono contare quindi su 26 seggi, ai quali vanno sommati i 5 della ripartizione dei 12 non assegnati, gli 8 previsti per il presidente più votato e il seggio del presidente. In totale, 40 seggi, forse 41. Le liste per Musumeci dovrebbero ottenere 19 seggi, più il candidato presidente, più i 3 del recupero. In tutto, 23 seggi. Grillo dovrebbe ottenere 13 seggi. Stessa quota per Micciché, 13 seggi.
Nessuno raggiungerebbe quota 46 seggi, che è la maggioranza necessaria per governare un Consiglio composto da 90 consiglieri. E’ evidente che in questo quadro si renderebbero necessarie alleanze tra almeno due dei quattro poli in campo.