Montezemolo/ Riccardi: Movimento, non partito o lista elettorale
Ma a momento opportuno, aderenti si prenderanno responsabillità
Roma, 27 ott. (TMNews) – “Come per un tic, per un riflesso condizionato, si dice che questo è il partito di Montezemolo, di Bonanni o di Riccardi. Si tratta invece di uno spazio civico che non è personalizzato in un leader, ma che si offre come un movimento di idee”. Lo afferma il ministro dell’Integrazione e della Cooperazione internazionale, Andrea Riccardi, intervistato dal ‘Corriere della Sera’ un giorno dopo la pubblicazione del manifesto ‘Verso la Terza Repubblica’ firmato, tra gli altri, dal presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, e dal segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni. L’appuntamento già fissato per metà novembre “non è la creazione di una lista elettorale. E’ la confluenza di idee e speranze per far rinascere la passione civile per la politica. Naturalmente le elezioni sono vicine e, al momento opportuno, coloro che aderiscono si prenderanno le loro responsabillità”.
Per il fondatore della comunità di Sant’Egidio, “si deve riconoscere a Casini il merito di avere tenuto aperto uno spazio nella tenaglia del bipolarismo. Oggi sono saltate tante categorie politiche. Occorre saper interpretare una stagione nuova e diversa”. Quanto al fatto che manchino alcune firme come quella di Oscar Giannino o Emma Marcegaglia, “è auspicabile che si aggiungano nuove firme”, per Riccardi.
“Politicamente – spiega il ministro – ci accomuna la convinzione che l’esperienza governativa di Mario Monti non sia il tramonto della seconda Repubblica, ma la premessa e l’ispirazione di una legislatura costituente con riforme incisive. Per questo parliamo di agenda Monti e del ruolo che il presidente potrà giocare in futuro”