Sabato taglio del nastro anche per una mostra che esporrà opere di proprietà della Fondazione Guglielminetti. "Maestri del Novecento" offrirà un'assaggio delle avanguardie storiche del primo scorcio del secolo scorso, dal futurismo all'espressionismo
La Fondazione Eugenio Guglielminetti inaugura sabato alle 17.30 la sua nuova sede di Palazzo Alfieri, ampliata con i locali fino a poco fa occupati dallIstituto storico della Resistenza; linaugurazione coinciderà con l'esposizione di unampia sezione del patrimonio artistico custodito dalla Fondazione creata dal Maestro astigiano, scomparso nel 2006. La mostra, dal titolo Maestri del Novecento, comprende oltre sessanta opere di cinquantadue artisti operanti dal secondo Ottocento al primo trentennio del Novecento. Marida Faussone, presidente della Fondazione Guglielminetti, così illustra la mostra: Il visitatore potrà ripercorrere le stagioni più significative delle avanguardie storiche del primo decennio del Novecento europeo, attraverso le opere d'ambito futurista (Enrico Prampolini, Mino Rosso), espressionista (Mino Maccari, Edgardo Corbelli), surrealista (Raffaele Ponte Corvo, Enrico Colombotto Rosso).
La nascita dei linguaggi artistici contemporanei, tra le due guerre, è documentata dal movimento milanese di Corrente (Ernesto Treccani, Sandro Cherchi, Giuseppe Ajmone), dalla cerchia romana (Renato Guttuso, Corrado Cagli, Armando Pizzinato), dall'area torinese (Enrico Paulucci, Mario Bionda), mentre il secondo dopoguerra è testimoniato dalla sperimentazione tra Astrattismo ed Arte Concreta (Mattia Moreni, Eugenio Guglielminetti, Giorgio Griffa) e dalle ricerche del linguaggio Informel (Giacomo Soffiantino, Adriano Tuninetto, Romano Campagnoli, Ezio Gribaudo, Giovanni Viarengo, Lucio Bulgarelli). La figurazione del Novecento è introdotta da Pietro Annigoni, cui si accosta la sezione dedicata alla scuola d'incisione dell'Accademia Albertina, rappresentata da Marcello Boglione, Francesco Franco, Francesco Casorati, accanto ai protagonisti del disegno e dell'incisione Cino Bozzetti, Eso Peluzzi, Massimo Quaglino.
Lo studio dal vero del secondo Ottocento, mediante le testimonianze di Michelangelo Pittatore, annuncia la sezione dedicata ai numerosi artisti del Novecento piemontese (Pietro Morando, Delfino Marengo, Franco Parachinetto) ed alla folta generazione dei maestri astigiani, attivi tra le due guerre. La mostra, a cura di Marida Faussone e Giuseppe Orlandi, è corredata da un catalogo con tavole a colori e schede biobibliografiche degli autori e sarà visitabile fino al 15 dicembre con il seguente orario: giovedì, venerdì, sabato dalle 16 alle 18.
Aldo Gamba