Il libro di esordio di Davide Manzoni
E’ uscito lo scorso 28 marzo “Sette promesse d’amore”, romanzo d’esordio di Davide Manzoni.
Agente di commercio del settore alimentare, residente a Monale, ha da sempre la passione per la scrittura, ma finora ha composto solo poesie per il piacere di farlo, senza pubblicarle.
Il romanzo è composto da 189 pagine ed è suddiviso in sette capitoli. E’ attualmente disponibile sui cataloghi Amazon sia in versione cartacea (11,34 euro) sia in versione digitale (6,99 euro).
I racconti
«Sono sette racconti legati da un unico filo conduttore, ovvero l’amore», spiega l’autore. «Le vicende sono ambientate in tempi e luoghi differenti (Italia e Russia, sia negli anni Ottanta/Novanta sia alla fine dell’Ottocento). In ogni storia i personaggi principali sono sempre e solo due, ovvero la coppia che, dopo diverse peripezie, riuscirà a realizzare quel desiderio di unione tanto ricercato. La caratteristica principale di questo lavoro è quella di volersi porre come una sorta di racconto emozionale, dove la descrizione costante degli stati d’animo vince sull’importanza dei dialoghi. Il mio obiettivo, infatti, era tornare al mondo delle donne corteggiate, del puro sentimentalismo, con valori che il mondo di oggi sta destinando all’oblio. Insomma, i giovani di oggi non si riconosceranno in questi racconti, in cui volevo riportare in auge il modo di vivere una relazione caratteristico di generazioni passate, anche dal punto di vista del linguaggio. Tra l’altro, uno dei racconti si ispira a vicende autobiografiche, anche se poi è stato costruito in modo diverso».
Per il suo esordio Manzoni ha scelto di auto pubblicare il libro. «E’ stata una bella soddisfazione, anche se non ho scelto di passare attraverso una casa editrice, in quanto è un risultato che desideravo raggiungere da anni. Ho scritto questo libro nei ritagli di tempo, tra impegni di lavoro e familiari. Per ora il libro si può acquistare solo su internet e in qualche tabaccheria/edicola, ma conto per il futuro di contattare anche alcune librerie».