Ricordando la data di nascita del grande poeta e drammaturgo Vittorio Alfieri (1749 – 1803), che cadeva il 16 gennaio, lunedì il Rotary Club di Asti ha consegnato alla città i nuovi cartelli del Percorso Alfieriano.
Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco Maurizio Rasero, l’assessore alla Cultura Gianfranco Imerito, la responsabile della Fondazione Centro di Studi Alfieriani Carla Forno e alcuni componenti del direttivo del club astigiano, presieduto da Marco Stobbione.
L’iniziativa
L’iniziativa era in programma nel 2020, anno in cui il Rotary di Asti avrebbe dovuto celebrare con una serie di iniziative, tra cui appunto quella incentrata su Alfieri, il 70esimo anniversario dalla fondazione. Un programma rinviato a seguito dalla pandemia, ma non abbandonato. «Abbiamo deciso di proseguire questo service – spiegano dal club – perché abbiamo sempre accolto in maniera molto sentita progetti legati alla riqualificazione e alla promozione del territorio».
Le tappe del Percorso Alfieriano
Il Percorso Alfieriano – che richiama un’iniziativa già promossa dal Comune nei primi anni 2000 – si snoda fra le vie di Asti e di due paesi della provincia, facendo tappa in tutti quei luoghi, più o meno noti, in cui vissero Vittorio Alfieri o membri della sua famiglia.
Dodici, in totale, i pannelli informativi collocati dal club, caratterizzati da un design più moderno e accattivante rispetto a quelli esistenti: 10 ad Asti, uno a Revigliasco e uno a Ferrere.
Ecco, quindi le tappe in città: Palazzo Alfieri e Monastero di Sant’Anastasio (dove ora è presente il liceo classico Vittorio Alfieri) in corso Alfieri; Arciconfraternita di San Michele (dove ora si trova il Diavolo Rosso) e chiesa di San Martino in piazza San Martino; Chiesa del Carmine (abbattuta nel 1812 e ora sede dell’istituto Monti) in piazza Cagni; Dimora d’infanzia, edificio situato in piazza Cagni, all’inizio di via Isnardi; Teatro Trincotto, nei pressi dell’attuale Palazzo Ottolenghi in corso Alfieri; Dimora e contrada degli Alfieri – Palazzo degli Spagnoli (edificio all’angolo tra corso Alfieri e via al Teatro Alfieri); Dimora e contrada degli Alfieri fino alla metà del secolo XVII, in via XX Settembre; Sepolcro degli Alfieri, nell’area dell’attuale via San Francesco (chiesa e convento furono demoliti nei primi anni del XIX secolo).
Le ultime due tappe del Percorso Alfieriano sono a Revigliasco, presso la cascina della balia, dove il neonato Vittorio fu affidato appunto alle cure di una balia per l’allattamento. E a Ferrere, dove sorgeva la casa di Francesco Elia (nato nel 1730 a Ferrere), che restò a servizio di Alfieri fino al 1785, data in cui fu bruscamente licenziato.
I volantini promozionali e il calendario
Il club si è anche occupato di realizzare una serie di volantini promozionali, parte dei quali saranno a disposizione dei turisti intenzionati a seguire il Percorso Alfieriano.
«Stampati in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco) – concludono dal Rotary – saranno una valida forma pubblicitaria per tutti coloro che vorranno riscoprire le orme del poeta. Inoltre è stato realizzato anche un calendario con fotografie che illustrano il percorso, il cui ricavato sarà devoluto all’associazione Anffas di Asti».
Per informazioni sulla vendita del calendario si può scrivere una mail alla segreteria del Rotary Club di Asti: asti@rotary2032.it.
Elisa Ferrando