Quando si ha la consapevolezza della propria qualità non si ha paura del confronto. Così da anni i produttori del Nizza Docg, la Barbera «100% Barbera», si trovano per una degustazione alla cieca riservata a produttori ed esperti con l’obiettivo «di proporre un’occasione di crescita e coesione tra i soci e alzare di anno in anno gli standard qualitativi della denominazione».
Quest’anno più di 100 professionisti tra produttori associati ed enologi si sono riuniti al Foro Boario di Nizza Monferrato per valutare individualmente e anonimamente i 70 vini in degustazione, che verranno lanciati sul mercato nel corso del 2025. Ospite dell’evento il primo Master of Wine d’Italia Gabriele Gorelli, che ha affiancato i partecipanti nella degustazione. La degustazione si è concentrata sul Nizza 2022, un’annata sorprendentemente equilibrata a fronte di un anno molto caldo e siccitoso.
Il vitigno ha dimostrato la sua grande adattabilità al cambiamento climatico, dando vita a Nizza Docg colorati, ricchi, sapidi e strutturati, con la peculiare acidità che ne conferisce freschezza, a fronte di gradazioni zuccherine medio-alte. «La vendemmia 2022 è la prova tangibile della straordinaria capacità del Barbera di adattarsi a condizioni climatiche sfidanti», afferma il Presidente dell’Associazione Produttori del Nizza Stefano Chiarlo.
Anche il Nizza Riserva 2021 ha riscosso notevole interesse e apprezzamento, confermandosi anche nella versione Riserva una delle annate più eccezionali mai prodotte nella denominazione.
L’Associazione ha colto anche l’occasione per comunicare ai partecipanti l’incremento del +5% di vendite di Nizza Docg registrato nel 2024 rispetto all’anno precedente, per un totale di 1.093.892 bottiglie e 30 milioni di euro di giro d’affari. Una crescita costante dall’istituzione della Docg avvenuta nel 2014, che manifesta una controtendenza rispetto ai principali vini rossi a denominazione italiani.
[In foto Stefano Chiarlo e Gabriele Gorelli]