Roma, 17 ago. (TMNews) – Ad Alessandria arrestate dalla polizia due persone, padre e figlio, che su Facebook inneggiavano alla violenza e all’odio per finalità di discriminazione razziale. Il reato
Roma, 17 ago. (TMNews) – Ad Alessandria arrestate dalla polizia due persone, padre e figlio, che su Facebook inneggiavano alla violenza e all’odio per finalità di discriminazione razziale. Il reato contestato è detenzione abusiva di armi comuni da sparo.
Le indagini degli uomini della Digos e della Postale sono partite dopo una denuncia di una persona che riferiva di avere subito ingiurie e diffamazioni appunto attraverso Facebook. Dalle indagini si è potuto mettere in relazione i tre profili con i due arrestati ed è emersa anche la presenza, all’interno dei tre profili Facebook, di materiale rilevante (tra cui fotografie ed inserzioni varie) ai fini della configurazione dei reati di incitamento a commettere violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi e di detenzione abusiva di armi comuni da sparo.
Nel corso della perquisizione nella loro abitazione la polizia ha rinvenuto due pistole (di cui una a rotazione ed una a doppia canna), un elevato quantitativo di munizioni alterate (alcune delle quali camerate nelle pistole), un bastone in legno con il volto di Benito Mussolini, un tirapugni, una spada e un pugnale affilati accuratamente e altro materiale.