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Ilva/ A Taranto in piazza contro il governo:”noi vogliamo vivere”

Taranto, 17 ago. (TMNews) – “Noi vogliamo vivere” è l’urlo della piazza di Taranto. Alla manifestazione organizzata dal comitato “Cittadini liberi e pensanti” hanno partecipato in duemila fra operai


Taranto, 17 ago. (TMNews)
– “Noi vogliamo vivere” è l’urlo della piazza di Taranto. Alla manifestazione organizzata dal comitato “Cittadini liberi e pensanti” hanno partecipato in duemila fra operai Ilva, mitilicoltori, allevatori, cittadini dei quartieri vicini all’Ilva, ma anche medici ed altri professionisti. Fra questi la pediatra Annamaria Moschetti che dal palco ha detto: “Sono 14 anni che vedo bambini morire. Anni fa il sindaco vietò ai bimbi di giocare nei prati al quartiere Tamburi, dicevamo sempre alle famiglie di lavarli bene dopo che avevano giocato. In quale altra città del mondo succede? Oggi non è cambiato niente, Clini chieda scusa a questi bambini meno fortunati di suo nipote” (rispondendo alla dichiarazione del ministro per l’Ambiente che giorni fa disse che non farebbe vivere suo nipote al quartiere Tamburi).

“I politici non si accorgono che qui avviene un genocidio – urla un cittadino – in ogni famiglia c’è un morto per tumore”. “Io vivo ai Tamburi – dice Emilio, un operaio Ilva che vive nel quartiere a ridosso dei parchi minerali – vivo con le finestre chiuse, quando i miei bimbi giocano sul balcone diventano neri, sembra che hanno lavorato in fabbrica con me”.

Dal palco fischi per il governatore della Regione Puglia Nichi Vendola e slogan: “Il governo oggi doveva venire a chiedere scusa per le morti a Taranto”.

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