Roma, 17 ago. (TMNews) – Non abbassano la testa le Pussy Riot, il gruppo punk tutto al femminile che rischia anni di carcere per aver inscenato una “preghiera” anti-Putin nella cattedrale di Cristo
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Roma, 17 ago. (TMNews) – Non abbassano la testa le Pussy Riot, il gruppo punk tutto al femminile che rischia anni di carcere per aver inscenato una “preghiera” anti-Putin nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Nadezhda Tolokonnikova, una delle tre ragazze, ha rilasciato un’intervista al giornale indipendente Novaya Gazeta – quello che fu di Anna Politkovskaya – nel quale ha allontanato ogni ipotesi di pentimento.
“Naturalmente, no. Noi siamo felici di essere diventate involontariamente l’epicentro di un enorme evento politico che coinvolge diverse forze”, ha detto la musicista rispondendo a una domanda sulla possibilità di un pentimento, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Interfax. Tolokonnikova ha anche messo in chiaro cosa pensa del processo, che oggi va a sentenza: “Io non credo in una sentenza come questa. Questo non è un processo: è un’illusione”.
Tolokonnikova ha inoltre chiarito che, con la loro azione, non si attendevano una reazione così forte. “Davvero non ci aspettavamo un processo, perché non abbiamo mai commesso alcun reato. Non sospettavamo neanche che le autorità sarebbero state così stupide da perseguitare delle femministe punk anti-Putin, dandoci legittimità nello spazio sociale”. (segue)