Mosca, 17 ago. (TMNews) – Le tre ragazze del gruppo russo Pussy
Riot, contro le quali la procura di Mosca ha chiesto una condannatre anni di carcere per la loro ‘preghiera punk’ anti-Putin in una cat
Mosca, 17 ago. (TMNews) – Le tre ragazze del gruppo russo Pussy
Riot, contro le quali la procura di Mosca ha chiesto una condannatre anni di carcere per la loro ‘preghiera punk’ anti-Putin in una cattedrale, si preparano ad ascoltare la sloro sentenza domani, quando in tutto il mondo si terranno manifestazioni per la loro liberazione. Alle 13 italiane di domani la presidente del tribunale Khamovnichesky di Mosca inizierà a leggere la sentenza nei confronti di Nadejda Tolokonnikova, 22 anni, Ekaterina Samutsevich, 30 anni, e Maria Alekhina, 24 anni, che sono in detenzione provvisoria da cinque mesi e il cui processo è iniziato a fine luglio. Le tre imputate devono rispondere dei reati di “teppismo” e di “incitamento all’odio religioso” per aver cantato il 21 febbraio scorso, incappucciate e con chitarre elettriche e amplificatori, una ‘preghiera punk’ nella cattedrale moscovita di Cristo Salvatore chiedendo alla Madonna di “cacciare Putin” dal potere.
Dopo che a inizio agosto lo stesso presidente russo ha detto di sperare in una pena non troppo severa per le tre ragazze, il procuratore ha chiesto di condannarle a tre anni di carcere, tenuto conto della loro fedina penale immacolata e del fatto che due di loro hanno bambini piccoli. La pena massima prevista per i reati di cui sono accusate è di sette anni di carcere. I legali della difesa chiedono il rilascio delle tre musiciste. Una di loro ha paragonato il processo a quelli delle “troika dell’eopca staliniana”, tribunali composti da tre persone che nell’epoca del terrore condannavano sbrigativamente e arbitratriamente le persone ad anni di campo di lavoro o anche alla morte.