Roma, 18 ago. (TMNews) – L’authority statunitense sta indagando sull’ipotesi che Deutsche Bank e altri grandi istituti finanziari abbiano ‘veicolato’ miliardi di dollari per conto di Iran, Sudan e
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Roma, 18 ago. (TMNews) – L’authority statunitense sta indagando sull’ipotesi che Deutsche Bank e altri grandi istituti finanziari abbiano ‘veicolato’ miliardi di dollari per conto di Iran, Sudan e altri paesi sottoposti a sanzioni. Lo ha riportato il New York Times.
L’inchiesta è ancora in fase embrionale, hanno indicato responsabili di polizia al Nyt, che hanno aggiunto che Deutsche Bank non dovrebbe aver trasferito fondi per conto di clienti iraniani attraverso operazioni negli Stati Uniti successivamente al 2008. Nel 2007, l’istituto di credito ha deciso di non effettuare nuovi business “con controparti in Paesi come Iran, Siria e Corea del Nord e di uscire da quelli esistenti per quanto legalmente possibile”, ha spiegato un portavoce al quotidiano.
L’indagine su Deutsche Bank è l’ultimo di una serie di dossier contro società finanziarie globali dal 2009, dossier che ipotizzano che le società finanziarie abbiano spesso trasferito denaro per banche e aziende iraniane grazie a un vuoto nella politica statunitense cui è stato posto rimedio nel 2008.
Nell’ultimo decennio, Stati Uniti e alleati hanno inasprito le sanzioni a carico delle banche, delle istituzioni e delle persone fisiche in Iran nel tentativo di arginare i programmi di arricchimento di uranio della repubblica islamica, sospettata di voler sviluppare l’arma atomica sotto la copertura di un programma nucleare civile.