Roma, 18 ago. (TMNews) – Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha definito “un’enorme sciocchezza” la decisione presa da Air France, mercoledì scorso, di deviare su Damasco un volo tra
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Roma, 18 ago. (TMNews) – Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha definito “un’enorme sciocchezza” la decisione presa da Air France, mercoledì scorso, di deviare su Damasco un volo tra Parigi e Beirut, a causa di problemi allo scalo libanese Rafik Hariri. Una decisione “incomprensibile e pericolosa”, l’ha definita il ministro, che ha chiesto alla compagnia aerea francese “spiegazioni complementari” a giustificazione della scelta compiuta.
A bordo del velivolo, infatti, vi erano anche l’ambasciatore francese in Libano, Patrice Paoli e altre personalità libanesi ostili al regime di Bashar al Assad. “Immaginate solo un momento cosa sarebbe successo se le autorità siriane avessero ispezionato l’aereo e verificato la loro identità”, si è meravigliato Fabius, come riportato dal quotidiano Le Parisien.
Ma non è tutto: la notizia dell’imprevisto scalo era balzata inizialmente all’attenzione dei media francesi perché, per fare il pieno di carburante a Damasco, i passeggeri e l’equipaggio erano stati costretti a fare una colletta. Dopo aver fatto rifornimento, l’aereo Air France è ripartito verso l’aeroporto cipriota di Larnaca, dove i 174 passeggeri sono stati aiutati dalla compagnia a giungere a destinazione.