Roma, 24 ago. (TMNews) – “Sento in giro molte preoccupazioni sul dopo Monti. Allora chiariamo subito un punto: qualunque ragionamento sul prossimo futuro deve partire dal presupposto che non vengano
Roma, 24 ago. (TMNews) – “Sento in giro molte preoccupazioni sul dopo Monti. Allora chiariamo subito un punto: qualunque ragionamento sul prossimo futuro deve partire dal presupposto che non vengano abolite le elezioni, magari su suggerimento di Moody’s. Se in Italia passasse l’idea che la politica non e’ in grado di tirarci fuori dalla crisi, noi ci porremmo automaticamente al margine delle democrazie del mondo”. Il leader del Pd Pierluigi Bersani in un’intervista a ‘Repubblica’ si dice convinto che il governo tecnico è una “parentesi non ripetibile” “perchè – spiega – il limite della soluzione tecnica non sta nel governo Monti, che pure ha fatto un gran lavoro, ma nella mancanza di univocità di una maggioranza che ha opinioni diverse, perchè in natura esistono una destra e una sinistra alternative l’una all’altra”.
“Io dico – osserva Bersani- che in un Paese maturo si fronteggiano un centrodestra, un centrosinistra ed eventualmente una posizione centrale che da una legislatura all’altra può dare flessibilità al sistema. Chi vince, governa. Questo è il vero tema, non quanti tecnici ci sono nel governo. E questo significa che non si può andare al voto proponendo una Grande Coalizione. Non esiste proprio”.