Roma, 27 ago. (TMNews) – Grillo e Di Pietro “coprono una fascia elettorale” che “si nutre di antipolitica”, coltivano “un risentimento antieuropeo, di fatto antidemocratico” e “una versione più
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Roma, 27 ago. (TMNews) – Grillo e Di Pietro “coprono una fascia elettorale” che “si nutre di antipolitica”, coltivano “un risentimento antieuropeo, di fatto antidemocratico” e “una versione più ‘soffice’ del medesimo sentimento di antipolitica è quella rappresentata dal Pdl”. Lo afferma il presidente della Camera Gianfranco Fini in una lunga intervista a ‘Repubblica’ nella quale sostiene che “sono le voci di Libero e del Giornale che danno voce benissimo alla vera pancia del berlusconismo”.
“Quella che – attacca – ha bisogno di nemici, che vive più di anatemi che di strategie. Il filo conduttore di quest’area populista e demagogica è proprio la ricerca costante del nemico. Posso essere io o la Merkel, i banchieri, l’euro, le tasse, lo Stato, gli immigrati”. Del resto, riflette Fini, “gli attacchi così violenti e continuativi” contro di lui da parte dei giornali vicini al Cavaliere dimostrano che “per Berlusconi rappresento ancora un ostacolo”. Nel Pdl, conclude Fini, non ‘è solo la “caccia al dissidente” o al traditore, “ormai in quel partito c’è un antieuropeismo strisciante, un sentimento di disprezzo verso i lavoratori pubblici rappresentati in massa come ‘fannulloni’, un sentimento antilegalitario, contro le regole, contro i magistrati…”.