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Sanità/ Balduzzi: via libera a sport anche da medico di famiglia
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Sanità/ Balduzzi: via libera a sport anche da medico di famiglia

Roma, 28 ago. (TMNews) – I certificati d’idoneità per l’attività sportiva potranno esser rilasciati, come al momento, anche dai medici di famiglia. Il ministro della sanità, Renato Balduzzi, lo ha


Roma, 28 ago. (TMNews)
– I certificati d’idoneità per l’attività sportiva potranno esser rilasciati, come al momento, anche dai medici di famiglia. Il ministro della sanità, Renato Balduzzi, lo ha confermato stamane nel corso di una intervista al programma ‘Prima di tutto’ di Radio Rai 1. “Certamente basta il via libera del medico di base – ha spiegato – solo una prima bozza che era circolata aveva fatto pensare alla necessità del medico sportivo, quello che è necessario è certificazione analitica, non solo un certificato di sana e robusta costituzione fisica ma qualcosa che dica che in ordine a quella specifica attività sportiva c’è una condizione fisica della persona che può giustificare quella attività. Non si cambiano le regole sui certificatori, si chiede solo certificazione più puntuale e precisa”.

In tema di sicurezza, prevenzione e assistenza, il ministro Balduzzi ha annunciato che ci saranno maggiori controlli per individuare e punire coloro che vendono tabacco ai minori di 18 anni. “A fronte del divieto scatteranno i controlli, ciò che cambia è che sarà necessario che a fronte di una maggiore età non evidente il venditore dovrà chiedere il documento di identità. Sono misure che in linea con altri Paesi, sulla base dei dati di cui disponiamo è il caso di intervenire anche per quanto riguarda il contrasto del tabagismo. Alcune di queste misure ion altri Paesi sono in atto da anni e hanno avuto successo, altre più recenti e non ancora valutate”.

E comunque – ha detto ancora Balduzzi – “sono misure che hanno superato la valutazione d’impatto, ma non possono stare da sole:servono anche altre misure che riguardano il comportamento delle pubbliche amministrazioni, le campagne di prevenzione. Tutte cose che ci saranno: non è che perché arriva un decreto in più tutto il resto non si fa. E’ un’azione integrata di cui c’è bisogno nei confronti delle dipendenze vecchie e nuove”.

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