Damasco, 29 ago. (TMNews) – Mentre in Siria ribelli ed esercito regolare continuano a combattere furiosamente, il presidente siriano Bahar al-Assad, in una intervista concessa alla tv privata
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Damasco, 29 ago. (TMNews) – Mentre in Siria ribelli ed esercito regolare continuano a combattere furiosamente, il presidente siriano Bahar al-Assad, in una intervista concessa alla tv privata filo-regime Ad-Dounia, ammette di non aver ancora vinto la battaglia, dicendosi però convinto che è solo questione di “tempo”.
“Posso riassumere (la situazione) in una frase: stiamo facendo progressi, la situazione sul terreno è migliore ma non abbiamo ancora vinto, ci vuole ancora del tempo”, afferma Assad, secondo un estratto dell’intervista che sarà trasmessa integralmente stasera alle 20 (ora italiana). Il presidente siriano definisce anche “irrealistica” la possibilità di creare zone cuscinetto nel paese per accogliere i rifugiati, e ridimensiona le defezioni delle ultime settimane da parte di alti esponenti del suo regime. “La gente patriottica, la
gente per bene non fugge, non lascia la patria. Finalmente,
questa operazione è positiva, è un’operazione di auto-pulitura
prima di tutto dello Stato e più in generale della nazione”, dice nell’intervista.
Intanto continuano gli scontri tra ribelli e soldati dell’esercito regolare nei pressi dell’aeroporto militare di Taftanaz, situato tra le città di Aleppo e di Idleb, nel nord della Siria. Lo riporta l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), Organizzazione non governativa con sede in Gran Bretagna. Nelle violenze di ieri sono morte in Siria 189 persone, tra cui 143 civili, 14 ribelli e 32 soldati, riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani.