Pdl in preda a toto-primarie,colonnelli tentano blindare Alfano
Berlusconi attende sentenza Mediaset, forse domani in tribunale
Roma, 25 ott. (TMNews) – Ad aver definitivamente convinto Silvio Berlusconi, nell’infinito pranzo di ieri con Angelino Alfano e Gianni Letta a Palazzo Grazioli, è stato un sondaggio, consegnato dal segretario del Pdl al Cavaliere. Raccontava il baratro del partito, in calo verticale nei sondaggi anche a causa dell’assenza di una leadership chiara. Il colpo finale però pare averlo dato Letta, che già anni fa frenò con un blitz a villa Certosa la ‘presa’ del partito ad opera di Michela Vittoria Brambilla, erede designata in una sera d’estate dal Capo. L’onnipresente sottosegretario dei governi del Cav si è spinto a definire ridicola un’eventuale lista di ‘amazzoni’ e a bocciare improbabili liste Silvio. E lì che Berlusconi, almeno fino a nuovo colpo di scena, ha capitolato.
E’ dunque partita ieri, nel momento più buio del Pdl e a pochi giorni dalla roulette siciliana che tiene in suspence via dell’Umiltà, l’operazione ‘legittima Angelino’. E’ lui, il segretario colpito dal ‘quid’ di Berlusconi e accusato su più fronti di immobilismo, a coagulare al momento il sostegno di buona parte della classe dirigente pidiellina. Perché se si esclude Daniela Santanché e Giancarlo Galan – che sono già candidati – Alfano è sostenuto da quasi tutti i big. Stanno con lui Lupi e Cicchitto, Formigoni e Matteoli, l’intera fazione ex azzurra. E non è per nulla scontato che gli altri ex An scelgano di candidare un proprio esponente di punta. Giorgia Meloni tentenna e sembra orientata a non scendere in campo, al limite potrebbe farlo Gianni Alemanno. Nonostante le smentite, infatti, il sindaco cerca una via d’uscita dalla Capitale, come riferiscono diverse fonti. E anche i Formattatori, annunci a parte, potrebbero alla fine rinunciare alla conta.
Silvio, intanto, è descritto come “triste”, “provato”, ma anche “sollevato”. Umore incerto, dubbi e voglia di evadere. Come ieri sera, quando ha lasciato palazzo Grazioli per partecipare a una cena da Alessandra Mussolini. Di certo oggi ha deciso di lasciare impressa su pellicola la clamorosa dichiarazione diffusa ieri con un comunicato stampa. Un video messaggio ‘partecipato’, quasi teatrale, con il quale l’ex premier ha letto la nota scritta ieri a quattro mani con Giuliano Ferrara. Sullo sfondo, nessun simbolo di partito, la bandiera italiana e quella europea.