Crisi/ Due italiani su tre stanno più attenti a non sprecare cibo
Ricerca Coldiretti-Swg. Masini: Unico aspetto positivo
Roma, 29 ott. (TMNews) – Due italiani su 3 (65 per cento) hanno ridotto o annullato lo spreco di cibo per effetto della crisi. E` quanto ha affermato Stefano Masini responsabile ambiente della Coldiretti all` incontro “Spreconi (non) per caso” organizzato al Salone del Gusto. Secondo i dati della ricerca Coldiretti-Swg tra coloro che hanno ridotto lo spreco il 67 per cento lo ha fatto – conclude la Coldiretti – facendo la spesa in modo più oculato, il 59 per cento utilizzando quello che avanza per il pasto successivo, il 40 per cento riducendo le dosi acquistate e il 38 per cento guardando con più attenzione alla data di scadenza.
Si tratta forse dell`unico elemento positivo della crisi in un Paese come l`Italia dove a causa degli sprechi dal campo alla tavola viene perso cibo per oltre dieci milioni di tonnellate”, ha sostenuto Masini nel ricordare che in Italia gli sprechi alimentari equivalgono a un valore annuale di ben 11 miliardi di euro. Sulle tavole degli italiani tornano dunque i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come – continua la Coldiretti – la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta. I piatti antispreco – ha concluso la Coldiretti – sono tanti, basta solo un po` di estro.