Salta incontro Colle. Cav ondivago su Monti, ma Letta rassicura
Ex sottosegretario fa da ‘paciere’. E Berlusconi va a Montecatini
Roma, 30 ott. (TMNews) – Aspettarlo oggi sulla soglia del Quirinale sarebbe stato inutile. Nessun appuntamento al Colle, sebbene fosse in agenda. A parlare con Giorgio Napolitano, e a dargli rassicurazioni sul prosieguo della legislatura, è stato – tanto per cambiare – Gianni Letta. I radar, piuttosto, hanno rintracciato Silvio Berlusconi nel posto in cui – forse – meno ci si sarebbe aspettati di trovarlo: la città termale di Montecatini. Problemi al ginocchio, viene spiegato. Una visita con un luminare del settore: l’ortopedico che ha curato anche il giovane campione di tennis, Rafael Nadal.
Un incontro con Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi lo stava programmando da tempo. Da prima, ovvero, dello sfogone post sentenza Mediaset di villa Gernetto. La data propizia poteva essere già quella di oggi, complice anche la cerimonia per il 150 anniversario della Corte dei conti che si è celebrata, appunto, al Quirinale. Ma alla fine per “opportunità politica”, il Cavaliere se n’è tenuto lontano. Pare che sul Colle più alto, proprio alla luce delle frecciate lanciate sabato dall’ex premier, il momento sia stato considerato poco propizio. E così è toccato nuovamente a Gianni Letta il ruolo di ambasciatore di pace. Al capo dello Stato, nel colloquio avuto a margine della cerimonia, l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha garantito che la linea del Cavaliere, e del Pdl, è quella di confermare il sostegno a Monti fino alla fine della legislatura. Non è dato sapere se tanto sia bastato all’inquilino del Quirinale, di certo Letta viene considerato interlocutore di chiara affidabilità. D’altra parte, viene raccontato, sarebbe stato proprio lui sabato sera a cercare di stemperare l’animo del Cavaliere, indomabile di fonte alla sentenza Mediaset, invitandolo a non esacerbare gli animi.
Il problema è che l’ex premier cambia umore ormai più spesso che i vestiti. A sentire chi ha avuto modo di parlare con lui nelle ultime ore, infatti, parrebbe che l’iniezione di ‘lettismo’ abbia avuto i suoi effetti: Berlusconi si è mostrato molto meno tranchant rispetto al prosieguo della legislatura. Non è inoltre escluso che il richiesto incontro al Colle si tenga in futuro. Magari dopo il ponte del Primo novembre che, a dispetto di tutto, l’ex premier dovrebbe comunque passare in quel di Malindi nel resort dell’amico Briatore. Per domani è previsto un ‘passaggio’ a Roma, durante il quale il Cavaliere dovrebbe incontrare il segretario Angelino Alfano che sta tentando di gestire la ‘riffa’ delle primarie.
Ma se la premessa è che l’umore del Cavaliere è cangiante, e altrettanto i suoi ragionamenti, credibile è la tesi di chi nelle ultime ore lo vede nuovamente pronto a ‘sfogare’ la sua insoddsfazione verso il Pdl. Se ieri lasciava che Angelino gestisse la pratica primarie a cui tiene tanto, oggi Berlusconi avrebbe (ri)cominciato a seminare zizzania. Prima di tutto distribuendo dubbi sul reale valore che la competizione potrebbe avere. Nel suo cassetto, d’altra parte, resta il progetto di una sua lista, dall’originale nome di Forza Italia, da tirare fuori subito dopo il 16 dicembre. Un indizio, stando a quello che dice chi lo conosce bene, sarebbe anche la sua decisione di confermare il viaggio in Kenya. “Va lì per ricaricarsi, vuol dire che si prepara alla campagna elettorale”.