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Idv nel caos, ma Tonino sogna rassemblement con Grillo-Verdi-Prc
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Idv nel caos, ma Tonino sogna rassemblement con Grillo-Verdi-Prc

Idv nel caos, ma Tonino sogna rassemblement con Grillo-Verdi-Prc
Ex pm ragiona su cartello. Dissidenti guardano a centrosinistra


Roma, 3 nov. (TMNews)
– Dicono che Tonino stia facendo tutto da solo e in gran segreto, senza consultarsi con nessuno nel partito. Intanto, il day after il “necrologio” di Di Pietro sull’Idv e l’endorsement di Grillo verso l’ex pm, nell’Italia dei Valori soffiano venti di tempesta. Ma la prevedibile scissione, potrebbe essere più che altro una ‘micro-scissione’, un addio di pochi con destinazione centrosinistra, mentre tutti gli altri resteranno.

La motivazione, si spiega, è evidente. Un’alleanza tra Grillo, Idv e magari pure Verdi e Prc – si ragiona in ambienti del partito – potrebbe essere vincente alle prossime politiche. Il punto di partenza è che si voti con il Porcellum. In questo caso l’Idv in coalizione con Grillo avrebbe tutto da guadagnare. Per prima cosa il fatto di poter godere di uno sbarramento al 2% invece che al 4% come sarebbe se si presentasse da sola.

E poi c’è la crescita di consensi del Movimento cinque stelle. Basti pensare, si osserva, al caso Sicilia. A maggio a Palermo i grillini si sono piazzati all’1,5%, a ottobre, alle regionali, si sono aggiudicati oltre il 18. Gli ultimi sondaggi, targati Swg, li danno al 22% su base nazionale. Ce n’è abbastanza per prendere seriamente in considerazione l’ipotesi e lasciare andare al proprio destino chi come Donadi, de Magistris, forse anche Nello Formisano non ci sta. E guarda al centrosinistra.

Proprio Donadi ieri ha parlato di una “rottura insanabile con Di Pietro” paragonandolo a Berlusconi. Il capogruppo del partito alla Camera ha ribadito di sentirsi “tradito e truffato” raccontando che, mentre nell’ufficio di presidenza durato dodici ore, “Antonio” propinava idee sul rilancio del partito ogni tanto si assentava per rilasciare l’intervista al ‘Fatto’ nella quale ha affermato che “l’Idv è morta”.

Ma soprattutto è la linea filo-Grillo e filo-Fiom che Donadi, come altri, non condivide. Con lui anche Francesco ‘Pancho’ Pardi che l’ha detto senza mezze misure: l’Idv deve stare nel recinto del centrosinistra, altrove non ha senso. Pardi ha anche individuato il ruolo dell’Italia dei Valori versione 1.0 in una possibile alleanza con il Pd: fare da “cerniera” con il mondo dei movimenti.

Infine i tempi. Donadi ha annunciato che presto ci sarà una riunione per rilanciare il partito e dire che non è affatto morto, a dicembre poi si stabilirà la data del congresso da tenersi l’anno prossimo. Del resto se il cartello con Grillo si farà non potrà essere prima delle Regionali in Lazio e Lombardia perché è lì che il Movimento cinque stelle “si peserà”.

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