Viminale/ Manganelli: Successione a vertice polizia? lo dicano
Capo Polizia a Repubblica: anche io avevo sentito certe voci
Roma, 4 nov. (TMNews) – “Ho sempre detto che noi della
Polizia dobbiamo smarcarci da questioni che abbiano a che fare
con i soldi. Non ci dobbiamo proprio mettere in mezzo anche solo
per evitare che la nostra immmagine possa essere danneggiata da
possibili commenti negativi”. E’ quanto ha detto, in un colloquio con La Repubblica, il capo della Polizia Antonio Manganelli tornando sulla vicenda degli appalti sospetti al Viminale. Ed aggiungendo che “è difficile dar retta alle voci. Anche a me, a volte, arrivano voci su questo, su quell’altro. Poi penso che sul mio conto voci non ce ne sono”.
E alla domanda se ha il sospetto che qualcuno voglia puntare alle sue dimissioni, il capo della polizia risponde: “il settennato noi lo ipotizziamo come un giochino, sinceramente non so neanche io per che cosa tifare: rimanere o cambiare. Io voglio che il prossimo ministro dell’Interno scelga che cosa fare, basta che me lo dica per tempo così io posso trovarmi un altro posto”.
Sulle vicenda del corvo, ribadisce Manganelli, “c’è una volontà di trasparenza anche perchè io non sono un ‘trafficone’. Di me non si è mai detto: ‘quello ruba…'”.