Cinema/Cruz a Roma: ruolo di Venuto al mondo per me un’ossessione
Protagonista del film di Castellitto tratto da libro Mazzantini
Roma, 5 nov. (TMNews) – “Fare questo film e raccontare il viaggio di questa donna era una necessità per me: non capita molte volte, ma il personaggio di Gemma per me era diventato un’ossessione”. Penelope Cruz, a Roma per presentare il film di Sergio Castellitto “Venuto al mondo” (in sala dall’8 novembre), ha parlato con passione del suo personaggio, tratto dall’omonimo romanzo di Margeret Mazzantini: l’attrice nel film interpreta una donna addolorata per la sua sterilità ma innamorata del marito fotografo (Emile Hirsch), che segue a Sarajevo, prima e durante l’assedio, da cui fuggirà sotto i bombardamenti con in braccio un bambino voluto a tutti i costi.
“Ho girato il film dopo essere diventata madre e solo così ho potuto capire in maniera profonda quello che a lei mancava, quel desiderio, quell’ossessione” ha rivelato la Cruz, che ha sottolineato di non giudicare mai i personaggi che interpreta: “Gemma non è politicamente corretta, è complessa e a volte autodistruttiva, ma io, come attrice, non devo chiedermi se a me piace: io devo solo capire al 100% la psicologia del personaggio, che in realtà era interessantissimo. Lei ha un marchio del dolore, ma lotta per sopravvivere”.
Nel film, che Castellitto ha definito “una storia di sommersi e salvati”, non c’è solo la storia di una donna e di un grande amore, ma c’è il dolore, la guerra e le sue ferite, che hanno cambiato per sempre la vita degli abitanti di Sarajevo: “Il cinema deve raccontare gli archetipi dei rapporti umani: la vita, la morte, la guerra, la solitudine, l’amicizia. So che è un film molto ambizioso. Io ho cercato di mettere in scena qualcosa che mi emozionava e di parlare all’intelligenza emotiva del pubblico” ha affermato il regista. (segue)