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RomaFilm/ Vita in carcere tra sogni e speranze in Milleunanotte
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RomaFilm/ Vita in carcere tra sogni e speranze in Milleunanotte

RomaFilm/ Vita in carcere tra sogni e speranze in Milleunanotte
Documentario in concorso di Santarelli girato al Dozza di Bologna


Roma, 11 nov. (TMNews)
– L’attualità, il problema delle carceri e del loro sovraffollamento irrompono al Festival Internazionale del Film di Roma con il documentario “Milleunanotte”, in concorso nella sezione specifica di Prospettive Italia, girato nel Penitenziario Dozza di Bologna e diretto da Marco Santarelli. Il film racconta la vita che scorre nella sezione giudiziaria del carcere, tra rassegnazione e speranza, in un tempo sospeso che non passa mai e una “domandina” da scrivere.

Nel gergo carcerario la “domandina” è la richiesta che devono fare i detenuti per poter incontrare il loro avvocato, un familiare, fare una telefonata o chiedere di lavorare e seguendo queste richieste il film entra nelle storie personali di alcuni detenuti e esplora la complicata burocrazia che regola il carcere. Santarelli ha raccontato che l’idea gli è venuta dopo l’incontro con uno dei monaci volontari che opera alla Dozza, il penitenziario italiano con il maggior numero di stranieri.”Ho passato sei settimane filmando i colloqui degli educatori e dei mediatori culturali con i detenuti, la vita di “rotonda e di braccio”, le ore di socialità in cella – ha dichiarato il regista – ho filmato al penale e nella sezione giudiziaria, dove si trova chi è in attesa giudizio e dove si concentrano le storie più drammatiche”.

Poi l’incontro con una detenuta è stato fondamentale: “Ha ottenuto l’autorizzazione dal giudice di sorveglianza per tornare alcuni giorni a casa dai figli e quando il permesso è arrivato, ho deciso di seguirla nel suo viaggio di ritorno” ha raccontato Santarelli. Il titolo del film nasce da una sua “ossessione personale per il tempo. Milleunanotte è l’inizio di una lettera d’amore di una detenuta giunta alla sua mille e una notte in carcere”.

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