Onu: 222 mln di donne senza accesso a pianificazione familiare
Si potrebbero risparmiare 5,7 miliardi di dollari l’anno

Roma, 14 nov. (TMNews) – La pianificazione familiare è un diritto umano, eppure ancora oggi 222 milioni di donne nei Paesi in via di sviluppo non hanno accesso ai metodi di contraccezione e ai servizi informativi; ignorare questo diritto porta a povertà, emarginazione, cattive condizioni di salute e disuguaglianze di genere, mentre se venisse rispettato, si avrebbero “benefici incommensurabili per donne, famiglie e comunità” e si potrebbero risparmiare 5,7 miliardi di dollari l’anno (4,5 miliardi di euro) di spesa per la salute materna e neonatale. E’ quanto si legge nel Rapporto sulla popolazione mondiale 2012 dell’Onu, intitolato ‘Per scelta, non per caso’.

“La pianificazione familiare non è un privilegio, ma un diritto, ma ancora oggi questo diritto umano viene negato a troppe donne”, si legge nel rapporto, in cui la contraccezione viene definita una degli “strumenti più efficaci di rafforzamento del ruolo delle donne”. Tuttavia, “oggi 222 milioni di donne dei Paesi in via di sviluppo non hanno attualmente accesso ai mezzi per rimandare la gravidanza e la procreazione” a causa della mancanza di informazioni, ma anche per la resistenza opposta da forti tradizioni culturali e religiose.

Se altre 120 milioni di donne avessero accesso a mezzi di pianificazione familiare entro il 2020, stima l’Onu, ci sarebbero tre milioni di decessi in meno di bambini nel loro primo anno di vita. “La pianificazione familiare porta benefici incommensurabili alle donne, alle famiglie e alle comunità nel mondo”, conclude l’Onu. (con fonte Afp)