Femminicidi/ Fini: Una delle piaghe più dolorose della società
Bene proposta di Giulia Bongiorno su aggravanti
Roma, 25 nov. (TMNews) – “La violenza alle donne rappresenta una delle piaghe più dolorose e più vergognose presenti nella nostra società”. Così Gianfranco Fini in un’intervista al blog ‘Giulia giornaliste’. “La recente firma, il 27 settembre 2012, da parte del nostro Paese, della Convenzione di Istanbul, sulla prevenzione e la lotta contro questo tipo di violenza, costituisce un importante risultato e un segnale significativo dell’impegno del nostro Paese volto a costruire una società ove prevalgano le ragioni della giustizia e della dignità della persona. Per quello che riguarda in generale i ritardi che è urgente colmare per giungere ad una effettiva parità di genere, uno dei problemi da affrontare in Italia è quello del tasso di occupazione femminile, più basso rispetto alla media europea. Il nostro Paese non può permettersi ulteriori indugi senza tradire i valori che hanno ispirato le battaglie di tante donne che hanno lottato per l’Unità d’Italia e per la sua rinascita dopo le macerie della Seconda Guerra Mondiale”.
“L’efficacia della repressione e della certezza della pena è indiscutibile. A questo riguardo reputo significativa la proposta di legge presentata dal Presidente della II Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, che prevede un’articolata casistica di aggravanti che permetterebbero di punire con la pena dell’ergastolo alcuni casi di omicidio perpetrati a danno delle donne”, afferma Fini. “La proposta, che ha trovato ampi consensi, a partire da quello dell’on. Mara Carfagna, già Ministra per le Pari Opportunità, alimenta il dibattito volto a costruire strumenti specifici per contrastare questo terribile fenomeno, considerata anche la grande forza che hanno le norme penali nel promuovere mutamenti culturali nella società. Infatti credo che una lotta sempre più serrata a ogni forma di violenza contro le donne debba essere innanzitutto supportata da un’intensa azione di prevenzione culturale e da efficaci misure di contrasto preventivo. La recente legge sullo stalking rappresenta, sotto questo aspetto, una risposta concreta e una bella pagina di civiltà”.