Province/Senato rinuncia a decreto,non sarà convertito in legge
Troppi emendamenti, Vizzini: Persa un’occasione
Roma, 10 dic. (TMNews) – Il decreto che riorganizzava le province italiane non sarà convertito in legge. E’ quanto è emerso dalla seduta della commissione Affari costituzionali che si è tenuta questa sera, preceduta da una riunione ristretta dal presidente di commissione Carlo Vizzini, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, il ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi e il sottosegretario Antonio Maraschini.
Commissione e governo hanno preso atto della quantità di emendamenti e subemendamenti presentati al provvedimento e hanno ritenuto che non fosse possibile approdare in aula domani pomeriggio come stabilito dal calendario del Senato. “Il destino di questi mesi è di perdere occasioni importanti – ha commentato Vizzini – è stato fatto uno sforzo per trovare le condizioni complessive per approvare questo provvedimento atteso ma non è andato a buon fine”.
“Il governo – ha commentato Patroni Griffi – ha fatto quello che poteva. Oggi ha preso atto della situazione”. A questo punto sarà necessario probabilmente escogitare una norma che coordini le disposizioni sulle province previste dal decreto salva Italia e dalla spending review. Ma sulla possibilità che questa norma sia inserita nella legge di stabilità Patroni Griffi non risponde: “Probabilmente ci sarà qualche intervento del governo ma ora non so rispondere”.
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