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Crisi/ Csc: Disoccupazione 2013 a 11,8% imprese verso tagli
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Crisi/ Csc: Disoccupazione 2013 a 11,8% imprese verso tagli

Crisi/ Csc: Disoccupazione 2013 a 11,8% imprese verso tagli
Restano preoccupanti condizioni mercato lavoro


Roma, 11 dic. (TMNews)
– Disoccupazione “alta e crescente” in Italia. Le imprese, “data la dimensione raggiunta dai cali di attività e fatturato” saranno “probabilmente costrette a tagliare i posti di lavoro”. A lanciare l’allarme è il Csc spiegando che il tasso di disoccupazione quest’anno si attesterà al 10,6% per poi salire all’11,8% nel 2013 e schizzare al 12,4% nel 2014.

Se si includono le Ula (unità di lavoro) equivalenti in Cig, l’incidenza della forza lavoro inutilizzata arriva al 12,5% a fine 2012, al 13,5% a fine 2013 e al 13,6% nel 2014. Le condizioni del mercato del lavoro italiano, dunque, “restano preoccupanti”. Il 2014 si chiuderà con 1milione e421mila Ula occupate in meno rispetto a inizio 2008 (-5,7%). La flessione del Pil nella seconda parte del 2011 ha interrotto la ripresa della domanda di lavoro che era iniziata a fine 2010. Le Ula hanno cominciato a ridursi nel terzo trimestre del 2011 e nel primo trimestre del 2012 hanno toccato un nuovo punto di minimo dall’inizio della crisi (-1 milione e 261mila unità rispetto all’avvio del 2008: -5%).

Un vuoto occupazionale che, appunto, si amplierà nei prossimi trimestri, dato che la contrazione delle Ula non si esaurirà prima del quarto trimestre del 2013. “Nonostante i bassi livelli di attività le imprese hanno cercato di non tagliare posizioni lavorative”, spiega il Csc. Il ricorso alla Cig è alto: in ottobre 2012 le ore autorizzate sono salite del 20,6% rispetto allo stesso mese del 2011. “Le imprese, però, non potranno proseguire a lungo in questa politica, data la dimensione raggiunta dai cali di attività e fatturato e saranno probabilmente costrette a tagliare i posti di lavoro”, avverte il Centro studi di viale deell’Astronomia.

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