Ddl stabilità/ Da Tobin tax escluse Spa a bassa capitalizzazione
Emendamento governo, valore in Borsa inferiore a 500 milioni euro
Roma, 13 dic. (TMNews) – La Tobin tax non si applicherà alle
società a bassa capitalizzazione. Lo prevede un emendamento al
ddl stabilità presentato dal governo in commissione Bilancio al
Senato. Dall’imposta sulle transazioni finanziarie, secondo la
proposta di modifica, “sono esclusi i trasferimenti di proprietà
di azioni emesse da società la cui capitalizzazione media nel
mese di novembre dell’anno precedente a quello in cui avviene il
trasferimento di proprietà sia inferiore a 500 milioni di euro”.
La Tobin tax, secondo l’emendamento del governo, dovrà essere pagata anche dagli intermediari non residenti, che “potranno avvalersi di un rappresentante fiscale” nominato in Italia. Nel caso in cui ci siano più intermediari, l’imposta dovrà essere prelevata dall’intermediario più vicino al soggetto che realizza l’operazione finanziaria.
Saranno esenti, invece, i ‘market maker’, ovvero gli intermediari che operano sui mercati nel quadro di un’attività di supporto agli scambi. Questo perchè, spiega l’esecutivo, “l’attività di supporto agi scambi svolge un ruolo fondamentale nel fornire liquidtà ai mercati e l’applicazione dell’imposta potrebbe rappresentare un freno nei confronti di questa funzione”.
L’esenzione, inoltre, “viene estesa agli enti di previdenza obbligatoria, ai fondi pensione e alle forme pensionistiche complementari, in ragione delle funzioni sociali a essi affidate e dell’evidente mancanza di ogni intento speculativo”.