Idv si ricompatta, ipotesi lista civica senza perdere identità
Di Pietro: Fino all’ultimo dialogo con Pd ma attenti antimontiani
Roma, 16 dic. (TMNews) – Alle elezioni politiche “da soli o ben accompagnati”, un congresso a settembre nel quale Antonio Di Pietro annuncia già da ora il “passo indietro”, la costruzione dell’Italia dei Valori 2.0 con un “tesseramento vero” e un percorso di rinnovamento dello statuto e di tutto il partito. All’assemblea generale di Roma ‘Tonino’ riesce a ricompattare il partito, le contestazioni sono poche, i messaggi al Pd molti, ma c’è anche l’attenzione nei confronti di quella vasta galassia che si riconosce nell’antimontismo. Si va dagli ‘arancioni’ di Luigi de Magistris, alla sinistra radicale, alla società civile.
Parla al Partito democratico l’ex pm rivendicando che se non abbandonerà l’agenda Monti “il vero centrosinistra saremo noi”, ma parla anche a chi vuole costruire un’alternativa agli undici- dodici mesi di governo Monti. Di una grande lista civica nazionale che riunisca questi soggetti si può parlare, spiega Di Pietro ai suoi, senza il timore di perdere la propria storia: “Fare fronte comune non significa perdere la propria identità”.
Il partito, comunque, cambia. Il nome del fondatore verrà tolto dal simbolo perchè, osserva, “siamo ormai adulti, maggiorenni” ed è “finita la stagione dei partiti personali”. Chi uscendo dall’Idv, come il gruppo di Massimo Donadi e Aniello Formisano, ha criticato anche questo aspetto dovrebbe ricordare che proprio in virtù di questo – non la manda a dire Di Pietro – sono stati eletti.