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Eni/Scaroni:Su 'Take or pay' nulla misterioso, vanno rinegoziati
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Eni/Scaroni:Su ‘Take or pay’ nulla misterioso, vanno rinegoziati

Eni/Scaroni:Su ‘Take or pay’ nulla misterioso, vanno rinegoziati
L’amministratore delegato risponde alle critiche di Report


Roma, 17 dic. (TMNews)
– I contratti ‘Take or pay’ per l’approvvigionamento di gas dai paesi produttori è un tema che “riguarda non solo l’Eni ma tutta l’Europa che si è dotata di infrastrutture per il gas basate su questo tipo di contratti”. Lo ha sottolineato l’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni intervistato a Uno Mattina. Il prezzo del gas è legato al prezzo del petrolio che “ora è molto elevato, più elevato dei contratti spot. Dobbiamo quindi rinegoziare i contratti ‘Take or pay’ per renderli più aderenti alla situazione del mercato. Non c’è nulla di misterioso – ha osservato Scaroni replicando a quanto affermato ieri nella trasmissione Report – intorno a questi contratti che tutta l’Europa ha fatto con i paesi produttori”.

Soffermandosi poi sul South Stream, Scaroni ha spiegato che la preoccupazione dell’Eni “non è l’aumento del numero di fonti ma far sì che i paesi di transito non presentino un problema. Abbiamo sempre favorito il South Stream e continuiamo a farlo perchè pensiamo che passando sotto il Mar Nero ci consenta di evitare l’Ucraina”. Quanto al Nabucco è un progetto che “non sta marciando molto bene”, ha aggiunto.

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