Istat/ Sale rischio povertà a 29,9% popolazione, sopra media Ue
In particolare per le famiglie numerose e per chi vive al Sud
Roma, 18 dic. (TMNews) – Sale al 29,9% il rischio povertà o di esclusione sociale in Italia, in particolare tra le famiglie numerose e per chi vive al Sud. Lo si legge nel Rapporto Istat sulla Coesione sociale.
“L’indicatore sintetico ‘Europa 2020’, che considera le persone che sono a rischio di povertà o di esclusione sociale, è cresciuto per l’Italia dal 26,3% del 2010 al 29,9% del 2011, un livello significativamente superiore alla media europea. La variazione negativa di 3,3 punti percentuali è la più elevata registrata nei Paesi compresi europei”, prosegue il Rapporto.
Nel 2011, le famiglie in condizione di povertà relativa sono in Italia 2 milioni 782 mila (l’11,1% delle famiglie residenti) corrispondenti a 8 milioni 173 mila individui poveri, il 13,6% dell’intera popolazione.
Nel corso degli anni, la condizione di povertà “è peggiorata per le famiglie numerose, con figli, soprattutto se minori, residenti nel Mezzogiorno e per le famiglie con membri aggregati, dove convivono più generazioni”.