Crisi/ Cisl: Misure Governo insufficienti, ripensare il fisco
Ok risorse accordi produttività e imposta transazioni finanziarie
Roma, 22 dic. (TMNews) – Le misure anticrisi varate dal Parlamento per il sostegno a famiglie, lavoro e occupazione contenute nella manovra di stabilità sono “ancora insufficienti” a sostenere il paese nella difficile congiuntura economica e finanziaria, considerata l’esiguità delle risorse stanziate (meno di mezzo punto percentuale di Pil), anche alla luce della situazione di recessione dell’economia confermata dall’Istat. Sono queste le considerazioni della Cisl illustrate in una conferenza stampa dal leader Raffaele Bonanni e dal segretario confederale Maurizio Petriccioli sul Ddl stabilità, in particolare sulle tematiche fiscali, che invitano il Governo a “ripensare il fisco per la famiglia”.
L’introduzione dell’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie e le risorse stanziate per il finanziamento delle agevolazioni per i premi di risultato, nell’ambito delle misure sperimentali per l’incremento della produttività del lavoro, sono “positive e coerenti con le richieste di uno spostamento graduale del carico fiscale dal lavoro verso le rendite finanziarie e le altre manifestazioni della ricchezza”, sottolinea la confederazione di via Po.
L’ampliamento del sistema di detassazione dei premi di risultato e il potenziamento della contrattazione collettiva aziendale e territoriale, cosi come previsto dal recente accordo sulla produttività, “consentirà di migliorare i salario netto disponibile dei lavoratori”, aggiunge la Cisl che in prospettiva chiede a Governo e Parlamento, pur mantenendo gli obiettivi di rientro del debito pubblico, di “realizzare una riforma fiscale organica e strutturale, riequilibrando la tassazione sulle rendite finanziare e sulle grandi manifestazioni della ricchezza, rispetto a quella sul lavoro che va diminuita”.
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