Natale/ Firenze, messa-show di Don Rolfi: La Hack si converta
Il parroco del presepe riattualizzato applaudito dai fedeli
Firenze, 23 dic. (TMNews) – Messa-show di Don Gianfranco Rolfi,
il parroco della chiesa di San Felice, assurto alle cronache
fiorentine per il presepe allestito “contro” Margherita Hack,
Corrado Augias, Vito Mancuso e Piergiorgio Odifreddi. Il parroco
li ha accostati, in fotografia, a Hitler, Pol Pot e Stalin, con
la scritta “schiacciate l’infame”, che compare in bella evidenza
accanto all’altare della chiesa, nota per il grande crocifisso
giottesco dell’abside.
Questa mattina Don Rolfi ha lanciato una filippica di mezz’ora,
all’inizio della messa, strappando gli applausi e le grida
entusiastiche delle centinaia di fedeli che sono ormai abituati
al suo stile. “Non è Mao, ma Pol Pot”, spiega Don Rolfi, che se
la prende subito con ‘Repubblica’ per aver confuso i personaggi
storici. “Metterò la messa di oggi su Internet”, ha aggiunto,
indicando il video-operatore ingaggiato per l’occasione. Don
Rolfi ha spiegato che la frase “schiacciate l’infame” non si
riferisce ai quattro pensatori contemporanei, accusati di
relativismo e materialismo. Da “schiacciare” è la Chiesa, secondo
il mondo in cui Voltaire “che era un vile, chiudeva le lettere
agli amici”.
“L’infame, per Voltaire, è la Chiesa, il luogo dell’oscurantismo
e non rende libera. Gli infami siamo noi, dobbiamo prenderne
atto. Noi siamo gli oscurantisti che impediscono a questa società
luminosa di esprimersi in tutte le sue possibilità”.
(segue)
Xfi