Pirati/ Cresce l’angoscia per i tre italiani rapiti in Nigeria
Farnesina chiede riserbo. Terzi: Siamo vicini a famiglie
Roma, 26 dic. (TMNews) – Cresce l`angoscia per i tre italiani
rapiti dai pirati al largo delle coste della Nigeria mentre si
trovavano a bordo del rimorchiatore `Asso 21` della compagnia di navigazione napoletana Augusta Offshore. Con i tre italiani, tutti di origine campana, è stato sequestrato anche un marinaio ucraino di 35 anni, Anatoly Alexelev.
I familiari del comandante, Emiliano Astarita di 37 anni di Piano di Sorrento; di Salvatore Mastellone 39enne di Sant`Agnello e di Giuseppe D`Alessio 32enne di Pompei, hanno chiesto il silenzio e il massimo riserbo per permettere alla Farnesina di lavorare senza interferenze.
Intanto diventano sempre più chiari i contorni del rapimento. Erano le 19.45 del 23 dicembre quando l`Asso 21, in navigazione da Erha Field a Onne, è stata raggiunta da un mezzo veloce. Sull`imbarcazione sono saliti a bordo sette persone di presunta nazionalità nigeriana, armate. Il gruppo – ha reso noto la compagnia italiana di navigazione che ha una flotta di navi che prestano servizi alle istallazioni petrolifere – ha forzato l`entrata nella nave rompendo una porta e obbligando tutto l`equipaggio a riunirsi sul ponte. In seguito, marinai e ufficiali sono stati derubati di tutti i loro effetti personali.
I pirati hanno poi intimato all`equipaggio di indirizzare Asso 21 verso la costa affinché si potesse incontrare con due mezzi veloci che li attendevano. Hanno così fatto scendere i tre italiani e l`ucraino, caricandoli a bordo dei loro mezzi insieme agli effetti derubati. Partendo hanno affermato che si sarebbero fatti vivi attraverso il comandante per concordare le condizioni di rilascio dei quattro rapiti. Non sono stati riportati danni fisici alle persone, mentre la nave con il resto dell`equipaggio rimasto a bordo è rientrata in porto.
Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, sta seguendo l`evolversi della situazione mentre l`Augusta Offshore sta collaborando con le istituzioni anche se, al momento, non si registrano novità. “La nostra azione diplomatica e in queste ore costante: la stiamo svolgendo attraverso tutti i canali utili, ed in particolare tramite gli intensi contatti in corso con le Autorita nigeriane”, afferma il titolare della Farnesina, che ribadisce come il riserbo sia “indispensabile per l’efficacia degli interventi” che vengono compiuti dalla Farnesina, in stretto raccordo con tutte le articolazioni dello Stato coinvolte, per favorire la positiva soluzione della vicenda dei tre cittadini italiani rapiti in unassalto di pirati al rimorchiatore “Asso 21”, al largo delle coste nigeriane.
“L’incolumità dei nostri cittadini è la priorità fondamentale – prosegue Terzi – e in queste ore il nostro pensiero e la nostra calorosa solidarieta sono rivolti alle loro famiglie, che vivono un Natale di apprensione e di angoscia e con le quali vengono mantenuti contatti continui. L’impegno delle Istituzioni per il buon esito di questo doloroso caso – sottolinea il capo della diplomazia italiana – massimo ed incessante”. Su istruzioni del Ministro Terzi, le Autorita diplomatiche italiane in Nigeria stanno anche assicurando ogni utile assistenza ai due marinai italiani dell’equipaggio dell’Asso 21 scampati all’aggressione pirata, che si trovano in questo momento a Port Harcourt.