Usa/ Il Nyt celebra la figura poliedrica di Pasolini
Ne parla in occasione della retrospettiva al MoMA
New York, 27 dic. (TMNews) – “A sprawl of brutality”, un’espansione disordinata di brutalità. E’così che il New York Times definisce l’eredità di Pier Paolo Pasolini, celebrata fino al 5 gennaio in una retrospettiva al Museum of Modern Art di New York, la più completa mostra dedicata al regista e intellettuale italiano negli ultimi venti anni negli Stati Uniti (la prima prima fu negli anni Novanta, sempre al Moma).
Ripercorrendo i titoli dei suoi più importanti lavori cinematografici, Dennis Lim, autore dell’articolo, sottolinea il carattere “indecifrabile, ambiguo e sospeso” della personalità di Pasolini. “Un cattolico non praticante che non perse mai la sua visione religiosa del mondo e un marxista a vita, espulso dal partito comunista perchè gay- scrive Lim – un artista e un pensatore che non ha cercato di risolvere le sue contraddizioni, ma di incarnarle pienamente”.
Oltre a ricordare i più significativi film di Pasolini, con una particolare attenzione per “Salò, o le 120 giornate di Sodoma”, definito “il brutale adattamento del catalogo di degradazione e tortura del Marchese de Sade”, Lim ne sottolinea la poliedrica carriera, ricordando i suoi scritti e i suoi disegni, rispettivamente recitati ed esposti a New York in occasione della retrospettiva. (segue)