Calcio/ Sindaco Busto Arsizio: reazione Boateng non professionale
“Cori da minoranza, 4 deficienti che non rappresentano città”
Roma, 3 gen. (TMNews) – I cori razzisti allo stadio di Busto Arsizio contro Boateng, con sospensione dell’amichevole Milan-Pro Patria “e’ colpa soprattutto di quattro deficienti, che non rappresentano certo la citta’ di Busto Arsizio”: sottolinea ai microfoni di Skytg24 il sindaco della cittadina Gigi Farioli. Gli insulti, secondo il sindaco non sarebbero arrivati da gente del posto.
Farioli , dopo quello che definisce un iniziale momento di rabbia” fa a Boateng “le scuse della città”, ma ribadisce che il calciatore “da professionista avrebbe dovuto avere una non reazione”. “Sappiamo tutti che un fallo di reazione di un professionista è sanzionato molto peggio rispetto a un fallo di gioco e in qualunque altro stadio d’Italia sarebbe stato espulso”. “I responsabili sono quei quattro deficienti” che hanno intonatoi cori, ma – aggiunge – “forse se qualcuno dei professionisti in campo fin dall’inizio avesse avuto un comportamento professionale non sarebbe successo, lo dico per l’arbitro e per Boateng”.
Per il sindaco la società Milan “si e’ comportata benissimo” e altrettanto hanno fatto “il 99% dei tifosi di Busto che hanno dato un esempio di alta moralità e di etica, applaudendo i giocatori mentre uscivano dal campo”. E annuncia: “da domani cercheremo iniziative per cancellare una macchia”.