Siria/ Nyt:armi chimiche fermate a novembre da Usa, Russia e Cina
Israele lanciò allarme su bombe in preparazione con gas nervino
Roma, 8 gen. (TMNews) – Alla fine di novembre l’azione concertata di Stati uniti, Russia, Paesi arabi ed europei e Cina è riuscita a impedire al regime di Damasco di usare le armi chimiche. E’ quanto rivela oggi il New York Times, riferendo dell’allarme lanciato al Pentagono dall’intelligence israeliana dopo aver raccolto immagini satellitari che mostravano le truppe siriane intente a preparare decine di bombe con gas nervino.
L’amministrazione di Barack Obama venne subito informata del pericolo che, qualora il Presidente siriano Bashar al Assad avesse dato l’ordine, questi ordigni potevano essere sganciati in meno di due ore, tempo ritenuto insufficiente per qualsiasi intervento americano. Fu così che prese il via quella che le fonti interpellate dal Nyt hanno definito “un’importante dimostrazione di cooperazione internazionale riguardo a una guerra civile in cui Stati Uniti, Paesi arabi, Russia e Cina non sono mai stati d’accordo su una linea di azione”.
“La combinazione di un monito pubblico di Obama con messaggi privati più duri fatti arrivare al leader siriano e ai suoi comandanti militari attraverso Russia e gli altri, compresi Turchia e forse Giordania, hanno fermato la preparazione delle bombe”, sottolinea il quotidiano, ricordando come una settimana dopo questa crisi il capo del Pentagono, Leon Panetta, disse che il peggio era passato. Almeno per il momento.