Fisco/ Polemica su Imu, ma l’Ue non l’ha bocciata, anzi…
Tassa su immobili vista come tentativo di maggiore equità fiscale
Bruxelles, 8 gen. (TMNews) – Contrariamente a quanto sostenevano martedì alcuni titoli della stampa online in Italia, la Commissione europea non ha affatto ‘bocciato’ l’Imu, l’imposta sulle proprietà immobiliari introdotta nel 2012, come ha precisato in serata il portavoce del commissario Ue agli Affari sociali, Laszlo Andor,.
Il malinteso sulla cosiddetta bocciatura è nato da una lettura un po’ frettolosa e fuori contesto del Rapporto su ‘Occupazione e sviluppi sociali in Europa’, pubblicato martedì a Bruxelles dalla Commissione, che cita in realtà l’Imu come un tentativo positivo, ancorché migliorabile, di ridurre le diseguaglianze economiche e aumentare l’effetto redistributivo sui redditi, attraverso la presa in conto dei valori reali di mercato per gli immobili, invece dei valori catastali non aggiornati. Il tentativo del governo Monti in questo senso è stato respinto dal Parlamento italiano, ha ricordato il portavoce di Andor, Jonathan Todd, nella sua precisazione. La nuova tassa, comunque, ha rivalutato del 60% i valori catastali degli immobili, portandoli “più vicini ai valori di mercato”, nota il rapporto.
Parlando della situazione generale in Europa, la Commissione rileva che “dal punto di vista sociale, l’attuale struttura delle tasse sulla proprietà non è sempre progressiva, mentre la base fiscale di questa imposizione non è stata al passo con il valore delle proprietà”. La Direzione generale Occupazione dell’Esecutivo Ue, che ha elaborato lo studio, considera importanti e necessarie misure che accrescano l’equità fiscale nei paesi membri. In questo contesto, l’Imu, soprattutto nella sua prima versione, è visto come un tentativo positivo. Tanto che, in uno specchietto intitolato “Dai valori catastali ai valori di mercato – Il caso italiano”, il rapporto mette in luce proprio l’effetto redistributivo più efficace di un’imposizione basata sul valore reale degli immobili.