Benevento/ Appalti truccati, arrestati sindaco e due consiglieri
Quattordici misure per amministratori, dirigenti e imprenditori
Roma, 8 gen. (TMNews) – Terremoto giudiziario a Benevento, dove
stamattina al sindaco Fausto Pepe (Pd) è stata notificata una
misura cautelare di obbligo di dimora in un comune diverso da
Benevento e sono stati arrestati – tra gli altri – il presidente
del Consiglio comunale Luigi Boccalone (PD, già assessore alle
Finanze) e il consigliere comunale Aldo Damiano (Lealtà per
Benevento, già assessore ai Lavori pubblici). Sessantuno in
totale gli indagati, 14 le misure cautelari (4 arresti in
carcere, 3 ai domiciari, 7 obblighi di dimora in un comune
diverso da Benevento) emesse dal gip del Tribunale di Benevento
ed eseguite oggi dagli ufficiali della pg della Digos della
questura tra Benevento, Casal di Principe e San Cipriano d’Aversa (Caserta).
Le 14 misure cautelari riguardano pubblici amministratori, funzionari e tecnici del Comune di Benevento, imprenditori locali e del Casertano accusati a vario titolo di aver messo in piedi un ‘comitato trasversale di affari’ per la gestione e il controllo di appalti pubblici e dell’affidamento dei servizi che secondo la Procura “ha determinato un condizionamento e un inqinamento ambientale nelle procedure d’ufficio, con conseguenti riflessi sulla credibilità dell’ente comunale e sulle sue risorse”.
I reati ipotizzati sono concussione anche elettorale, corruzione, truffa aggravata, turbative di gare, frodi nelle pubbliche forniture, falsità ideologiche, abusi di ufficio e frodi fiscali tramite l’emissione di fatture false per importi rilevanti.