Crisi/ Camusso a Monti:In suo governo non c’è mai stato il lavoro
“Se non per dire che aveva troppi privilegi”
Roma, 9 gen. (TMNews) – Nel governo Monti e nella sua agenda “il lavoro non c’è mai stato e se c’è stato era per dire che aveva troppi privilegi”. Lo ha detto il leader della Cgil, Susanna Camusso, nel corso della presentazione di un libro-intervista di Stefano Lepri al numero uno della confederazione di corso d’Italia.
Rispetto alle critiche del premier uscente Mario Monti alla Cgil e alle ‘ali estreme conservatrici’, Camusso ha sottolineato che si tratta di un “dibattito surreale” perché “si confonde il non essere d’accordo con l’esclusione dell’altro”. Secondo il segretario generale della Cgil quella portata avanti da Monti è stata un’idea “dirigista e un po’ autoritaria”.
Camusso ha aggiunto che “il rapporto con il sindacato non può significare cancellazione della contrattazione e semplice comunicazione delle proprie decisioni. Qualche volta credo che la Cgil sia stata portatrice di maggior sapere rispetto a quella dell’interlocutore che abbiamo trovato di fronte”.