15 Gennaio 2013 20:04:53
Mafia/ Ingroia: Consulta mette a rischio equilibrio poteri Stato "Pericoloso ampliamento delle prerogative del capo dello Stato"
Roma, 15 gen. (TMNews) - "In attesa di leggere l'intera motivazione della sentenza mi limito a osservare che la Corte Costituzionale da un lato conferma il principio dell'assoluto riserbo che deve circondare le comunicazioni del capo dello Stato, principio al quale si è sempre attenuta la Procura di Palermo (come dimostra il fatto che neanche una riga di queste intercettazioni è uscita sui giornali), ribadendo altresì che solo il giudice e non il pubblico ministero può distruggere tali intercettazioni, come da sempre sostenuto dalla Procura". Lo ha dichiarato in una nota Antonio Ingroia, ex procuratore aggiunto a Palermo, leader della lista Rivoluzione civile, commentando la sentenza della Corte costituzionale sul conflitto tra Il Quirinale e i pubblici ministeri di Palermo. "In secondo luogo, la sentenza - ha sostenuto Ingroia - apre ad un ampliamento delle prerogative del capo dello Stato, mettendo così a rischio l'equilibrio dei poteri dello Stato".Aut. Tribunale di Asti n. 61 del 25/09/1953
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