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Pdl/ Prime liste:pochi nuovi, tanti avvocati.Cav sceglie Senato
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Pdl/ Prime liste:pochi nuovi, tanti avvocati.Cav sceglie Senato

Pdl/ Prime liste:pochi nuovi, tanti avvocati.Cav sceglie Senato
Si firmano deleghe in bianco. Tra i candidati segretaria Grazioli


Roma, 17 gen. (TMNews)
– Le new entry ci saranno pure, ma per ora restano copertissime. Tranne alcune, al punto da far pensare che vengano svelate apposta per essere ‘bruciate’. Nuove liste, vecchia storia. Soprattutto per il Pdl dove le pattuglie degli uscenti devono essere decimate senza pietà e le promesse fatte (basta pensare ai ‘Responsabili’) davvero troppe.

A palazzo Grazioli va avanti quella sorta di riunione permanente di pochi intimi (a cui si aggrega di volta in volta qualcuno) che ha il compito di tirare la riga sotto ogni lista. C’è tempo fino a lunedì alle 20, ma qualche certezza comimcia a esserci. E viene messa nera su bianco attraverso i comunicati: chiuse le liste di Veneto e Basilicata, diventa ufficiale quella che finora era solo una decisione ‘preponderante’: Silvio Berlusconi ‘trasloca’ dalla Camera al Senato. D’altra parte, causa Porcellum, è su palazzo Madama che si stanno concentrando le mire del Cavaliere con l’obiettivo di essere il più determinante possibile all’indomani del voto.

Ed è esattamente per questo che le liste per la Camera Alta sono quelle che stanno attirando la maggiore attenzione dell’ex premier che vuole accanto a sé solo fedelissimi che non siano pronti a cambiare casacca. Rientra sicuramente tra questi l’avvocato Niccolò Ghedini, ma al terzo posto sbuca Maurizio Sacconi il quale, a quanto pare, non è uscito dalle grazie del Cavaliere nonostante sia stato tra i promotori dell’iniziativa pro-Monti di ‘Italia popolare’. A guidare le liste Pdl nelle due circoscrizioni del Veneto alla Camera saranno altri due ex ministri: Giancarlo Galan e Renato Brunetta. Alle loro spalle due avvocati: Piero Longo e Maurizio Paniz. Ma c’è anche Catia Polidori, premiata per aver abbandonato Fini al momento della scissione e aver salvato il governo Berlusconi nel dicembre del 2010.

Inutile cercare quei famosi nomi nuovi in queste liste, così come in quelle della Basilicata dove al Senato, oltre al Cavaliere, c’è il coordinatore Guido Viceconte e subito dopo il braccio destro di Antonio Martino, Giuseppe Moles. A guidare la pattuglia della Camera, un altro uscente: Cosimo Latronico. Non è un caso, dunque, se a essere rese note in anticipo sono state delle liste con poche sorprese.

Mentre a via dell’Umiltà gli aspiranti candidati vengono chiamati a firmare deleghe in bianco, senza sapere dunque dove e in quale posizione verranno candidati, a palazzo Grazioli proseguono le riunioni per chiudere i capitoli più delicati. In mattinata il Cavaliere avrebbe incontrato anche Claudio Scajola, le cui possibilità di essere inserito in lista continuano a essere date in calo non solo per la storia della casa vista Colosseo, ma anche per la faida interna al pidielle ligure. Si vanno delineando le liste per la Campania, dove in Senato troverà posto Nicola Cosentino, oltre all’ex Guardasigilli Francesco Nitto Palma. A guidare le due circoscrizioni alla Camera dovrebbero essere altri due ex ministri: Elio Vito e Mara Carfagna. Posti sicuri andrebbero a Nunzia Di Girolamo, ma anche a Luigi Cesaro e Amedeo Laboccetta.

Altra partita delicata, soprattutto per gli equilibri di palazzo Madama, è quella della Lombardia. Le tre circoscrizioni alla Camera dovrebbero essere guidate rispettivamente da: Maurizio Lupi, Mariastella Gelmini e Daniela Santanchè. Al Senato, avendo ottenuto necessaria deroga, sarà certamente candidato Paolo Romani. Ma poiché a palazzo Madama il Cavaliere vuole solo fedelissimi, tra i nomi che circolano c’è anche quello di una delle segretarie dello staff che gravitano a palazzo Grazioli (in Lazio). Altro nome che viene fatto trapelare tra i ‘candidabili’, oltre alla giornalista Maria Giovanna Maglie, è quello della regina delle pubbliche relazioni, Tiziana Rocca, moglie del regista Giulio Base. Dovrebbero aver superato il ‘test fedeltà’ anche gli alemanniani, che avrebbero ottenuto una ‘rappresentanza’ di 4-5 esponenti. Vanno verso la riconferma (deroga compresa) anche Stefania Prestigiacomo (che dovrebbe guidare Sicilia 2) mentre al Senato il portabandiera nell’Isola sarà il presidente del Senato Renato Schifani.

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