Pdl/ Ira di Papa:Scelte pericolose da Berlusconi,non lo voto più
Aveva promesso ricandidatura non a me, ma a mia moglie e figlia
Roma, 22 gen. (TMNews) – “Berlusconi aveva promesso non a me, ma a mia moglie e mia figlia che sarei stato ricandidato in un momento particolarmente drammatico della mia vita. Queste scelte sul piano politico denotano una cultura giustizialista e sono fatte per un mero calcolo. Ammesso anche che questo sia vincente, sono comunque sempre pericolose, a maggior ragione quando sono frutto di una incoerenza. Ricordo che il Pdl nasce da Forza Italia e ha sempre posto al centro della sua battaglia il garantismo”. Lo ha dichiarato Alfonso Papa esprimendo il suo rammarico per l`esclusione dalle liste del PDL nel corso dell`ultima puntata del programma televisivo “KlausCondicio”, condotto da Klaus Davi e in onda su You Tube. Annunciando anche che non voterà più per il Pdl. “No, questo PDL assolutamente no. Rispetto alla percezione di un leader incidono anche i comportamenti delle persone”, ha risposto.
“Sia chiaro, non avrei mai accettato -ha detto ancora Papa- una ricandidatura risarcitoria. Quando ho visto il presidente e gli ho rappresentato la mia ferma battaglia per dare voce ai veri ultimi della società italiana, che sono migliaia e migliaia di persone che soffrono, lui mi aveva stimolato a portare avanti questa iniziativa. E` stato lui a chiedermi di continuarla. Le mie iniziative contro la carcerazione preventiva hanno mobilitato tutto il partito. E Berlusconi ha manifestato sempre interesse per le mie battaglie. Sul piano politico a questo punto la mia non ricandidatura è una liberazione rispetto a un partito che ha abbandonato i temi del garantismo e della riforma della giustizia. Sul piano umano mi è dispiaciuto che Berlusconi non si sia neanche degnato di farmi una telefonata”.
“Un leader politico – ha concluso Papa- deve assumersi in certi momenti delle responsabilità. E` evidente che gli spazi decisionali di Berlusconi siano ridotti, altrimenti dovremmo pensare che esista una assoluta incoerenza tra quello che egli rappresenta in tv e quello che fa”.