Sanità/ Malasanità, 570 i casi dal 2009: oltre la metà al Sud
Nel 70% morto un paziente. Sicilia, Calabria e Lazio le peggiori
Roma, 22 gen. (TMNews) – Sono 570 i presunti casi di malasanità in Italia che la Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali ha esaminato dall’aprile 2009 al dicembre 2012. Oltre la metà (303 casi, il 53,1%) è riferito alle regioni del Sud (Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia). Il dato emerge dalla relazione conclusiva della Commissione, presentata oggi.
Quattrocento dei 570 casi (il 70%) sono finiti con il decesso di un paziente. I casi di malasanità dovuti a ‘presunti errori’ ascrivibili alla responsabilità umana sono 384 (il 67,3% del totale, di cui 261 decessi), mentre quelli causati da ‘altre forme di criticità’ sono 186 (il 32,6%, di cui 139 decessi).
Le regioni che occupano i primi tre posti nella classifica delle ‘peggiori’ totalizzano più della metà degli eventi all’esame della Commissione Errori sanitari (287 casi, il 50,3%): sono la Sicilia (117 casi con 84 decessi), la Calabria (107 con 87 decessi) e il Lazio (63 con 42 decessi). Seguono in classifica Campania (37 casi di cui 30 decessi) e, a parimerito, Emilia Romagna (36 casi con 28 decessi) e Puglia (36 casi con 25 decessi). In fondo alla classifica, invece, Sardegna (2 casi con 2 decessi), Molise (2 casi con un decesso), Trentino-Alto Adige (un caso con un decesso) e Valle d’Aosta (nessun caso).