Pdl/ Caldoro: Nicola Cosentino non aveva tutti questi voti
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Pdl/ Caldoro: Nicola Cosentino non aveva tutti questi voti

Pdl/ Caldoro: Nicola Cosentino non aveva tutti questi voti
Commissariamento partito anomalia. Carfagna autorevole


Roma, 23 gen. (TMNews)
– “Non temo che lui sia fuori, perché non aveva tutti quei voti. Nessuno può dire di essere una macchina elettorale. Oggi è l’opinione pubblica che ti giudica in base alla credibilità”. Lo afferma il governatore campano Stefano Caldoro che, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, commenta le affermazioni di Nicola Cosentino, fuori dalle liste Pdl.

“Mi sono limitato a porre un tema, e non da oggi: quello del rinnovamento e dell’opportunità. Che ho messo in pratica su me stesso nel ’94 e nel 2006, rifiutando seggi sicuri e facendo un passo indietro per gioco di squadra”, afferma Caldoro. “Berlusconi era obbligato, al di là della sua volontà, ad escludere alcuni nomi. Cosentino doveva capirlo prima”.

Quanto ai dossier denigratori del passato nei suoi confronti, “non credo che il dossieraggio sia stato opera di qualche buontempone. Non ho elementi per dire che Cosentino sia stato la mente. Dopo il caso Marrazzo sarei stato obbligato a ritirarmi. La costituzione di parte civile è un modo per affidare la verità ai pm. Io su questa storia non mollo”.

In una distinta intervista al ‘Mattino’, Caldoro afferma che il commissariamento del Pdl “è un’anomalia che mortifica la classe dirigente. Ritengo si debba procedere in tempi rapidi allla nomina di un coordinatore regionale”. Mara Carfagna? “Certamente Mara è la più nota, la più autorevole. La sua è un’immagine forte. Ma tanti nostri dirigenti hanno le qualità giuste per guidare il partito”.

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