Gb/ Cameron si scaglia contro mega società che eludono il fisco
“Devono svegliarsi”, dice da Davos. “Noi ne abbiamo abbastanza”

Roma, 24 gen. (TMNews) – Si è anche scagliato contro l’elusione fiscale il premier britannico David Cameron, oggi intervenuto in pompa magna al World Economic Forum a Davos, in Svizzera. Dopo che nei mesi passati sulla stampa Gb si sono moltiplicati i reportage scandalistici su società che, secondo Londra, sfruttando vari escamotage normativi pagherebbero nel Regno ammontari marginali sulle imposte, a dispetto di presenze massicce – come nel caso di Starbucks ma non solo – Cameron ha attaccato duramente il fenomeno. Così come la pratica di far ricorso alla corruzione nei paesi poveri e in via di sviluppo.

Non sembra un caso che nel suo intervento abbia fatto ricorso alla metafora di “annusare il caffè” in riferimento alle compagnie commerciali che “devono svegliarsi – ha detto il premier – perché noi ne abbiamo abbastanza”.

Il punto è che per correggere la traiettoria dei conti pubblici, l’esecutivo conservatore ha deciso pesanti interventi di riduzione della spesa pubblica, che tra roventi polemiche hanno avuto un duro impatto sulle famiglie Gb. E il fatto che molte società gonfie di utili versino al fisco somme ritenute irrisorie, grazie a sotterfugi normativi, come mettere il quartier generale fittizio in paesi a fiscalità di vantaggio, non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco. Intanto la stampa del Regno ricama sul mancato gettito mancato che ne deriva per l’erario.