Cerca
Close this search box.
Crisi/ Unioncamere: nel 2012 hanno chiuso 1.000 imprese al giorno
Altro

Crisi/ Unioncamere: nel 2012 hanno chiuso 1.000 imprese al giorno

Crisi/ Unioncamere: nel 2012 hanno chiuso 1.000 imprese al giorno
Il conto più salato lo paga il Nord


Roma, 24 gen. (TMNews)
– Lo scorso anno ogni giorno hanno chiuso i battenti mille imprese. E’ quanto evidenziano i dati su natalità e mortalità delle aziende diffusi da Unioncamere. Sono 383.883 le imprese nate nel 2012 (il valore più basso degli ultimi otto anni e 7.427 in meno rispetto al 2011), a fronte delle quali 364.972 (mille ogni giorno) sono quelle che hanno chiuso i battenti (+24mila unità rispetto all’anno precedente).

Come conseguenza, il saldo tra entrate e uscite si è attestato sul valore di 18.911 imprese, il secondo peggior risultato del periodo considerato e vicino, dopo due anni consecutivi di recupero, a quello del 2009, l’anno peggiore dall’inizio della crisi. Considerando anche le cancellazioni delle imprese ormai non operative da più di tre anni, al 31 dicembre dello scorso anno lo stock complessivo delle imprese esistenti ammontava a 6.093.158 unità.

Si restringe ulteriormente (-6.515 imprese) il tessuto imprenditoriale dell’industria manifatturiera, trascinato dalla forte contrazione dell’artigianato, che chiude l’anno con 20.319 imprese in meno, quello delle costruzioni (-7.427) e dell’agricoltura (-16.791). Il conto più salato del 2012 lo paga il Nord che, Lombardia esclusa, perde complessivamente circa 6.600 imprese, i tre quarti delle quali (poco meno di 5mila unità) nel solo Nord-Est. Giovani under 35, immigrati e donne, attività del turismo, del commercio e dei servizi alle imprese e alle persone sono le tipologie di imprenditori e i settori di attività che, nel 2012, hanno consentito a mantenere in lieve attivo il bilancio anagrafico delle imprese italiane (+0,3% contro il +0,5 del 2011).

(segue)

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale
Precedente
Successivo