Giustizia/ Napoli, sempre più donne a capo dei clan
Buonajuto: senza alcuna remora e spavaldamente
Napoli, 26 gen. (TMNews) – E’ sempre più diffuso il fenomeno delle donne della famiglie malavitose che, in assenza di parenti detenuti o assassinati, assumono nelle proprie mani le redini dei clan di camorra. È un dato che è emerso dalla relazione del presidente della Corte d’appello di Napoli, Antonio Buonajuto, n occasione della cerimonia dell’Anno giudiziario.
“L’assenza dei capi ha prodotto una insolita successione all’interno della famiglia camorrista, non solo in favore dei giovani, spesso minorenni e già adusi alla violenza, ma anche e soprattutto delle donne di famiglia che, senza alcuna remora e spavaldamente imponendo un ormai raggiunta parità di genere assumono – ha sottolineato Buonajuto – il comando del clan, gestiscono piazze di spaccio, favoriscono ricercati e latitanti e, incuranti della vita breve che promettono ai figli, votati a finire i propri giorni in carcere o nella tomba, assicurano la continuità dell’impresa familiare alimentandone ogni potenzialità criminale”.