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Eternit/ Pres. vittime: Contenti per appello, ma ancora da fare
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Eternit/ Pres. vittime: Contenti per appello, ma ancora da fare

Eternit/ Pres. vittime: Contenti per appello, ma ancora da fare
In Brasile si lavora ancora l’amianto


Torino, 14 feb. (TMNews)
– “Sono contenta non solo che ci sia l’appello, ma anche che la Svizzera abbia respinto qualche giorno fa un ricorso di Stephan Schmidheiny contro un documentario sull’amianto e Casale Monferrato, che secondo lui, che si crede un gran filantropo, era lesivo della sua immagine”. Lo ha detto la presidente dell’Afeva, l’associazione vittime del l’amianto, Romana Blasotti, a margine della prima udienza del processo d’appello agli ex vertici di Eternit, che si apre oggi a Palazzo di Giustizia di Torino.

“Siamo in tanti oggi e questo fa piacere,perché non vuol dire che non si dimentica” ha detto Blasotti, che quanto ai risarcimenti previsti dal processo di primo grado e non ancora liquidati ha osservato: “Prima non pensavo ai risarcimenti. Vogliamo solo giustizia, ma ora penso che per gli imputati sarebbe più grave essere toccati nel portafoglio, che scontare gli arresti ai domiciliari, magari in qualche villa con piscina”.

Intanto secondo Blasotti rimane ancora molto da fare nel mondo per la lotta al l’amianto. “Questa gente continua a fare ancora del male, in Brasile si lavora l’amianto e gli operai portano sulla tuta la scritta: l’amianto non fa male. Fra 30-40 anni siti troveranno come noi a Casale Monferrato”.

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